No del NurSind-Cgs alle nuove disposizioni della Regione sulle misure anticovid negli ospedali. Il sindacato critica il meccanismo delle “bolle” nei reparti che dovrebbe consentire di ricoverare i pazienti covid in assenza di malattia respiratoria.
“Tutto ciò – spiega il sindacato in una nota a firma del coordinatore regionale Salvo Calamia e del vice segretario nazionale NurSind Salvo Vaccaro – sulla carta sembra semplice, ma si trasforma in preoccupazioni gestionali che si ripercuotono sui pazienti e sul personale. Nel calcolo del peso assistenziale dei pazienti covid, infatti, non sono compresi i tempi di vestizione, di sollievo dopo aver lavorato in tuta, di svestizione e di sanificazione. Attività che vanno svolte per ogni singolo paziente positivo, in un momento in cui l’incidenza covid a carico degli operatori sanitari è altissima. Ogni volta che un operatore sanitario si approccia a un paziente positivo impiega circa 5-10 minuti per indossare o togliere la tuta e serve attenzione per non contrarre il virus. Serve dunque il doppio del tempo rispetto ad altri pazienti, e tutto questo avviene in un momento in cui le normali ferie e l’aumento dei ricoveri sta evidenziando le gravi carenze di personale che già esistevano”.
Per questo il Nursind-Cgs chiede alla Regione un intervento urgente per modificare il provvedimento e per procedere urgentemente con il reclutamento di nuovi operatori sanitari, infermieri e oss, la cui carenza cronica è la principale causa di quanto sta accadendo.
La Segreteria e La RSU
NurSnd Ragusa